Il “perfetto” costruisce valore su regole, merito e controllo, spesso a scapito dell’empatia.
Narcisista Perfetto: Segnali, Psicologia e Strategie per Difendersi
In breve: il narcisista perfetto pretende ordine, standard altissimi e
coerenza unilaterale. Usa la critica e la correzione per sentirsi superiore.
Tu tutelati con confini misurabili, contratti chiari e rifiuto della colpa indotta.
Chi è il narcisista perfetto?
Punta tutto su prestazione, merito, precisione e regole.
Vuole sentirsi impeccabile e legittimato a correggere gli altri. La relazione diventa una lista di “dovresti”,
dove lui interpreta il ruolo di valutatore e tu quello di allieva da migliorare.
Quando qualcosa non rientra nel suo schema, reagisce con critica, pignoleria o
raffreddamento. Spesso usa il dovere per evitare la vulnerabilità.
Segnali chiave: pignoleria, standard irrealistici, giudizio costante, scarsa flessibilità.
Segnali e comportamenti tipici
Standard irrealistici per te, ma regole elastiche per sé.
Critica costante, anche su dettagli marginali.
Perfezionismo che rallenta decisioni e vita pratica.
Scarsa empatia quando le cose “non sono come dovrebbero”.
Rigidità su orari, ordine, routine.
Dinamiche di controllo e giudizio
Il “perfetto” usa giudizio e correzione come leva di potere.
Se accetti che sia lui a definire cosa è giusto/sbagliato, la tua autostima dipenderà dalla sua pagella.
La risposta sana è spostare la conversazione sui fatti osservabili e sui contratti espliciti.
Come comportarsi: 6 mosse pratiche
Definisci standard reciproci: “Queste sono le mie aspettative; se non sono rispettate, riorganizzo di conseguenza”.
Rifiuta la colpa indotta: “Mi prendo la mia parte, non quella che non mi appartiene”.
Stop al micromanagement: “Decido io come svolgere questo compito: conta il risultato, non il metodo”.
Premia la collaborazione (rinforzo positivo) e riduci investimenti quando parte la critica sterile.
Piano di uscita se la relazione diventa una continua pagella.
Script di risposta (pronti all’uso)
Critica continua: “Accolgo i feedback utili. Il resto è svalutazione: non lo accetto più.”
Regole unilaterali: “Se valgono per me, valgono per entrambi. Altrimenti rinegoziamo.”
Micromanagement: “Concordiamo l’obiettivo. Il come lo gestisco io: è una questione di fiducia.”
Errori da evitare
Spiegarti all’infinito per ottenere approvazione.
Accettare standard che non rispetta lui per primo.
Permettere che il giudizio diventi il metro della tua autostima.
Rinunciare ai confini per “evitare discussioni”.
Quando interrompere
Se il rapporto diventa una pagella permanente e i confini non vengono rispettati, scegli te:
riduci esposizione al giudizio, cerca supporto e valuta il no contact. Non devi meritare rispetto: va preteso.
Una tipologia centrata su regole, performance e controllo, che usa giudizio e correzione per sentirsi superiore.
Quali segnali osservare?
Standard irrealistici, critica continua, perfezionismo paralizzante, scarsa empatia, rigidità.
Come comportarsi?
Standard reciproci, contratti chiari, rifiuto della colpa indotta, stop al micromanagement, rinforzo alla collaborazione, piano d’uscita.
Perché fa così?
La perfezione gli dà la sensazione di controllo e lo protegge dalla vulnerabilità. Ma non giustifica la svalutazione dell’altro.
Conclusioni
Con il “perfetto” funziona la chiarezza: fatti, tempi, responsabilità. Meno spiegazioni emotive, più contratti.
Se la relazione diventa una continua correzione, proteggi i tuoi confini e scegli ciò che ti fa stare bene.